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giovedì 28 marzo 2013

Sei migranti evadono dal Cie di Trapani e fanno razzia in un ristorante di Segesta

Circa una quindicina di cittadini extracomunitari, nella notte tra il 25 ed il 26 marzo sono riusciti a fuggire dal Centro di Identificazione ed Espulsione sito in Contrada Milo a Trapani, scavalcando il muro di recinzione e dileguandosi nelle campagne.
Tuttavia sono incappati nella morsa dei controlli svolti da parte dei carabinieri della Compagnia di Alcamo, coordinati dal Capitano
Savino Capodivento.
Alle ore 6.00 del mattino, infatti, giungeva presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Alcamo una richiesta di intervento da parte di personale di un Istituto di Vigilanza privata che segnalava la presenza di possibili ladri all’interno del ristorante “Mediterraneo Segesta” all’interno della vecchia Stazione Ferroviaria. Immediatamente, venivano inviate sul posto due pattuglie, una della Stazione Carabinieri di Calatafimi Segesta ed una del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alcamo.
Giunti sul posto, effettivamente si riscontrava all’interno la presenza di alcuni individui, che alla vista delle autovetture dell’Arma si davano repentinamente alla fuga, ma grazie alla prontezza dei miliari operanti, uno di essi veniva fermato, tale AYARI Sofien, tunisino classe 1978, il quale veniva tratto in arresto in quanto colto in flagranza di reato per furto aggravato infatti quest’ultimo, unitamente ai dei complici, previa forzatura della porta di ingresso del ristorante situato lungo la linea ferrata che porta da Trapani ad Alcamo, aveva attuato una vera e propria razzia di ogni genere alimentare custodito all’interno creando anche svariati danni per l’ammontare di migliaia di euro al mobilio presente nel locale.
I militari dell’Arma diramavano immediate ricerche al fine di assicurare alla giustizia i restanti complici.
Dunque veniva organizzata una vera e propria battuta per la ricerca dei malfattori, facendo convergere sul posto altre pattuglie provenienti dalle Stazioni di Castellammare del Golfo, Balata di Baida e Buseto Palizzolo, tutte dipendenti dal Comando Compagnia di Alcamo. Le immediate ricerche davano esito positivo, infatti proprio poco distante dalla vecchia stazione ferroviaria venivano rintracciati altri sette migranti, che forse erano rimasti li in attesa di poter tentare la fuga salendo al volo su qualche treno in transito.
Tuttavia, mentre due di essi immediatamente, si consegnavano nelle mani dei Carabinieri, altri cinque ponevano in essere un estenuante tentativo di resistenza al fine di potersi assicurare la fuga, dando via ad una sassaiola all’indirizzo dei militari dell’Arma.
La battagliadurava per circa un ora, da un lato i clandestini cercavano di respingere l’avanzata dei carabinieri lanciando pietre, mentre dall’altro canto i militari cercavano di farli desistere mediante per non dover arrivare allo scontro fisico. La logorante azione di accerchiamento aveva finalmente esito positivo allorquando gli extracomunitari nel loro indietreggiamento incappavano nel fiume Gaggera, a quel punto soltanto qualcuno di loro tentava di tuffarsi in acqua ma visto la temperatura non ancora estiva desisteva immediatamente e dunque tutti e cinque venivano bloccati e finalmente tratti in arresto.
Tutti venivano dunque condotti in caserma per essere sottoposti alle operazioni di foto-segnalamento ed a seguito della loro generalizzazione si aveva la conferma che fossero la gran parte di quel gruppo evaso dal Centro di Espulsione “Milo” di Trapani durante la notte, tra l’altro scoprendo che molti di essi erano già gravati da precedenti penali e che quindi a breve sarebbero dovuti essere espulsi dal territorio nazionale.
Così che SAHLAOUI Abdel Karim, nato Tunisia 03.05.1987, JAMELI Fathi, nato Tunisia 20.03.1987, JABRI Ramzi, nato Tunisia 23.05.1988, SAIDI Mohamed, nato Tunisia 04.03.1981, FERKIKI Amin, nato Tunisia 16.12.1993, venivano tutti tratti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, mentre JELASSI Lassaad, nato Tunisia 04.05.1973 eFKIM Hassen, nato Tunisia 06.08.1978, che non si erano opposti al controllo dei carabinieri venivano denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso e dopo la loro identificazione venivano ricondotti all’interno del Centro di Identificazione ed Espulsione.
La tesi degli inquirenti è che dopo aver attuato la fuga dal C.I.E., hanno percorso durante la notte a piedi la linea ferrata che porta da Trapani ad Alcamo e giunti a Calatafimi all’altezza della vecchia Stazione Ferroviaria, dove ora è stato ricavato un ristorante, si sono fermati per depredarlo in quanto sicuramente affamati dalla lunga camminata.
Tutti sono stati giudicati con rito direttissimo dinnanzi al Tribunale di Trapani, che dopo la convalida degli arresti ne ha disposto il riaccompagnamento presso il Centro di Espulsione di contrada Milo.

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