Il centro di medicina fisica e riabilitazione Ginnic Club “Vanico” di Castelvetrano ha avviato le procedure per il licenziamento di circa la metà degli operatori socio-sanitari, su 54 lavoratori in tutto, che operano all'interno della struttura.
A darne notizia, a seguito dell'incontro con l'azienda, è la Filcams Cgil di Trapani che contesta fermamente la riduzione del personale chiedendo ai rappresentanti del Vanico di attuare soluzioni alternative per superare le difficoltà economiche determinate dalla riduzione del budget erogato dalla Regione alle strutture sanitarie convenzionate.
“Gli esuberi del personale prospettati dall'azienda – ha detto il segretario provinciale della Filcams Cgil Vito Gancitano - sono incongrui poiché dall'esame dei bilanci non risulta una condizione di difficoltà tale da giustificare i numerosi licenziamenti previsti”.
La Filcams Cgil esprime forte preoccupazione per il futuro dei lavoratori qualora il Vanico non dovesse scongiurare la riduzione del personale.
“Se le lavoratrici e i lavoratori dovessero essere licenziati – ha detto Gancitano – per loro si aprirebbe la strada della disoccupazione senza alcun sostegno al reddito poiché l'accordo quadro sottoscritto dal Governo regionale e dalle parti sociali esclude i lavoratori delle strutture sanitarie convenzionate e delle società partecipate dal diritto agli ammortizzatori sociali in deroga”.
Per la Filcams Cgil di Trapani è, infine, “inaccettabile che la Regione adotti provvedimenti di riduzione della spesa e di dismissione delle società partecipate precludendo ai lavoratori che rischiano di restare senza occupazione la possibilità di accesso alle misure di sostegno al reddito”.
“Gli esuberi del personale prospettati dall'azienda – ha detto il segretario provinciale della Filcams Cgil Vito Gancitano - sono incongrui poiché dall'esame dei bilanci non risulta una condizione di difficoltà tale da giustificare i numerosi licenziamenti previsti”.
La Filcams Cgil esprime forte preoccupazione per il futuro dei lavoratori qualora il Vanico non dovesse scongiurare la riduzione del personale.
“Se le lavoratrici e i lavoratori dovessero essere licenziati – ha detto Gancitano – per loro si aprirebbe la strada della disoccupazione senza alcun sostegno al reddito poiché l'accordo quadro sottoscritto dal Governo regionale e dalle parti sociali esclude i lavoratori delle strutture sanitarie convenzionate e delle società partecipate dal diritto agli ammortizzatori sociali in deroga”.
Per la Filcams Cgil di Trapani è, infine, “inaccettabile che la Regione adotti provvedimenti di riduzione della spesa e di dismissione delle società partecipate precludendo ai lavoratori che rischiano di restare senza occupazione la possibilità di accesso alle misure di sostegno al reddito”.
Fonte: marsala.it
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