La ditta "Cicero Santalena Pietro", di Modica (Ragusa) ha presentato ricorso al Tar contro la decisione della revoca, da parte del Comune di Castelvetrano dei lavori della realizzazione di un centro polifunzionale comunale in contrada Belvedere. Per il Comune l'azienda è sospettata di infiltrazioni mafiose.
A febbraio al cantiere avevano fatto una ispezione gli uomini della Dia. I lavori rientrano nell'accordo di programma "Contratto di quartiere II" (costo 3.446.000 euro) ed erano iniziati il 14 maggio 2012.
L'iniziativa della giunta era stata assunta sulla base di una interdittiva inviatale dalla Prefettura di Ragusa contro la quale è stato presentato pure il ricorso che chiama in giudizio anche la Prefettura di Trapani. L'amministrazione comunale ha già deliberato di costituirsi in giudizio nominando come legale Francesco Vasile, avvocato del Comune.
La ditta "Cicero Santalena Pietro", tramite i propri avvocati, Giuseppe Immordino e Giuseppe Nicastro, chiede al Tar di annullare sia la determinazione dirigenziale, seguita alla decisione della giunta, di risoluzione del contratto di appalto stipulato quasi 13 mesi fa, sia l'informativa antimafia interdittiva e di un'altra nota, entrambe di marzo e della Prefettura di Ragusa, sia di un altro provvedimento di quest'ultima, del 10 aprile, di diniego dell'istanza di accesso volta a ottenere il rilascio di una copia dell'informativa antimafia interdittiva. Inoltre, viene chiesto anche l'annullamento del provvedimento con cui l'11 aprile il III Settore Uffici tecnici ha dato il diniego all'istanza di accesso volta a ottenere sempre il rilascio di una copia dell'informativa antimafia interdittiva.
La ditta "Cicero Santalena Pietro", tramite i propri avvocati, Giuseppe Immordino e Giuseppe Nicastro, chiede al Tar di annullare sia la determinazione dirigenziale, seguita alla decisione della giunta, di risoluzione del contratto di appalto stipulato quasi 13 mesi fa, sia l'informativa antimafia interdittiva e di un'altra nota, entrambe di marzo e della Prefettura di Ragusa, sia di un altro provvedimento di quest'ultima, del 10 aprile, di diniego dell'istanza di accesso volta a ottenere il rilascio di una copia dell'informativa antimafia interdittiva. Inoltre, viene chiesto anche l'annullamento del provvedimento con cui l'11 aprile il III Settore Uffici tecnici ha dato il diniego all'istanza di accesso volta a ottenere sempre il rilascio di una copia dell'informativa antimafia interdittiva.
marsala.it
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