Grazie alla collaborazione dell’Accademia di
belle arti e la supervisione del noto prof.
Giuseppe Basile, l’Amministrazione
recupererà dal degrado uno dei siti più belli della nostra Chiesa Madre
Il Sindaco della città di
Castelvetrano, Avv. Felice Errante, rende noto che è stata raggiunta un intesa
per il recupero della Cappella della Maddalena che si trova all’interno del
nostro Duomo. Grazie all’iniziativa del nostro concittadino Prof. Giuseppe
Basile, che è riuscito ad ottenere che 8 restauratori laureati all’Accademia di
Belle Arti di Palermo, diretti dal Prof. Giuseppe Trajna, titolare della
cattedra di restauro presso la stessa Accademia, mettano a disposizione
gratuitamente (salvo rimborso spese vive) il loro lavoro per 2 mesi, in modo da
bloccare quanto meno l’opera al suo finora inarrestabile degrado. Nei prossimi
giorni i tecnici restauratori, dopo i primi rilievi, si metteranno all’opera
per restaurare la Cappella della
Maddalena, che si trova all’interno della Chiesa Madre, che è una delle opere
d’arte più importanti della Città, risalente agli ultimi decenni del
Cinquecento ed opera di Tommaso Ferraro, figlio di quell’Antonino Ferraro
autore delle decorazioni in stucco e agli affreschi nella chiesa di S.
Domenico. “Erano anni o addirittura decenni che da parte degli Arcipreti e
della parte più sensibile dei nostri concittadini si levavano proteste e
appelli ad intervenire per evitare che gli affreschi e gli stucchi della
Cappella avessero a scomparire- afferma il Sindaco- voglio ringraziare il
professor Basile che non ha certo bisogno di presentazioni , che è riuscito a
coinvolgere tanti professionisti che praticamente a titolo gratuito
restituiranno alla città un monumento molto significativo della sua storia,
anche perché legato ai
principi Tagliavia.” In uno
spirito di ammirevole sinergia contribuiranno alla buona riuscita
dell’operazione, che verrà condotta con la supervisione del Prof. Basile,
l’Arciprete Mons. Leo Di Simone, che interverrà nel rimborso spese, e
l’Amministrazione Comunale, per particolare interessamento del Sindaco e
dell’Ing. Taddeo, che coprirà le spese del ponteggio, dei materiali per il
restauro, dell’ospitalità e di tutto ciò che occorrerà per portare a buon fine
l’intervento. Un doveroso ringraziamento è dovuto sin d’ora ai restauratori, da
additare ad esempio di generosità e alto senso civico,e che auspichiamo di
vedere al più presto al lavoro, presumibilmente agli inizi di maggio, non
appena sarà stato completato l’iter burocratico con la competente
Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani.
Curriculum di GIUSEPPE
BASILE
Nato a Castelvetrano laureato in Storia
dell'Arte all'Università di Palermo, dal 1976 funzionario storico d'arte presso l'Istituto centrale del restauro (Ministero Beni Culturali), dove dal 1987 ha diretto (ora in quiescenza) il Servizio
per gli interventi sui Beni artistici e storici. Dall'anno accademico 1991 - 92
docente presso la Scuola
di specializzazione in Storia
dell'arte all'Università "La
Sapienza " di Roma (Teoria e storia del restauro delle
opere d'arte), dal 1995 membro
ordinario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa
e della Pontificia Commissione per l'Archeologia sacra.
Ha diretto numerosissimi restauri in
Italia ed all’estero, al punto da portare la nostra scuola di restauro ai
maggiori vertici del mondo.
Fu
lui che si oppose, da Dirigente dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma,
alla rimozione indiscriminata con le ruspe delle macerie accumulatesi sotto la
volta della Basilica Superiore di San
Francesco d’Assisi: sotto quelle macerie, nel settembre del 1997 a causa di una violenta
scossa sismica, erano rimasti sepolti
due restauratori e due frati, ma rimanevano anche accatastati 120 mila frammenti
di ben 5.000 mq di pitture murali dei più importanti maestri della pittura del
duecento italiano, quali Cimabue e Giotto. Si deve alla sua ostinata capacità
ed al suo altissimo livello culturale se oggi possiamo riammirare capolavori
d’arte unici al modo. Entra certamente nel Guinnes dei primati per il più
grande puzzle d’arte mai recuperato (il cantiere è stato denominato dai più
grandi studiosi del mondo il cantiere
dell’utopia); e certamente in quest’impresa ha influito la sua esperienza
maturata in gioventù nel Belice.
Innumerevoli
le altre opere di cui ha diretto il restauro: tra le tante si cita la Cappella degli Scrovegni a Padova, l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci a
Milano ed il Palazzo Te a Mantova.
Staff del Sindaco
Ufficio
per la Comunicazione Istituzionale
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