L'ex Pm è stato nominato dal Governatore regionale a capo della Riscossione Sicilia SpA
Stavolta non è uno scherzo. Il Governatore Rosario Crocetta ha scelto il leader di Rivoluzione Civile per un incarico regionale e lo racconta così ai cronisti: "Abbiamo indicato Antonio Ingroia come presidente del Consiglio di amministrazione della Riscossione Sicilia SpA". E il magistrato pare non disdegnare la nomina: "Ritengo sia più utile la mia presenza in Sicilia alla guida di un ente pubblico rispetto all'incarico di giudice, tra l'altro in sovrannumero, ad Aosta".
Come vice presidente del Cda di Riscossione Sicilia Spa, il governo Crocetta ha nominato l'avvocato Lucia Di Salvo, moglie di un magistrato. Nel Cda anche l'avvocato Maria Mattarella, figlia di Piersanti, l'ex presidente della Regione siciliana assassinato dalla mafia il sei gennaio 1980
La scelta del presidente Crocetta non ha tardato a suscitare reazioni di stupore. ''Da rivoluzionario a gabelliere. Tutti i salmi finiscono in gloria. Destinato a un'improbabile epopea guatemalteca, conductor di una lista elettorale rifiutata dagli italiani, ora Ingroia è annunciato capo dell'Ente Riscossione Sicilia spa. Per uno che doveva fare la 'rivoluzione civile' siamo finiti a un posto da lottizzato comune. Niente male. Tireranno un sospiro di sollievo i cittadini della Valle d'Aosta". Questo il commento del vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri.
"L'ultimo parto del vulcanico e imprevedibile governatore Crocetta? Mi sembra proprio il titolo di un film: Ingroia alla riscossa''. Così l'esponente di Grande Sud e capogruppo di Grandi Autonomie e Libertà al Senato, Mario Ferrara.
"L'ultimo parto del vulcanico e imprevedibile governatore Crocetta? Mi sembra proprio il titolo di un film: Ingroia alla riscossa''. Così l'esponente di Grande Sud e capogruppo di Grandi Autonomie e Libertà al Senato, Mario Ferrara.
"Prendiamo atto della nomina del giudice Ingroia alla guida della società di Riscossione Sicilia SpA, certi che tale nomina non sia un escamotage per evitare il trasferimento in Valle d'Aosta''. Lo ha dichiarato il vicecapogruppo del Pdl all'Ars, Marco Falcone. "Auspichiamo - aggiunge Falcone - che il magistrato palermitano sia figura terza nell'interesse della collettività e in funzione di ciò, visto il periodo di ristrettezze che stiamo attraversando, riduca quanto è più possibile la sua indennità".
Una bocciatura arriva anche dal deputato regionale Salvino Caputo (Fdi):"Voleva fare la rivoluzione civile. Poi doveva coordinare le inchieste in Guatemala. Pur di non fare il magistrato ad Aosta, e quindi continuare a lavorare, Antonio Ingroia è diventato il nuovo esattore siciliano. Triste fine di chi voleva prima processare lo Stato e poi guidare la rivoluzione. Cosa non si fa pur di non andare ad Aosta. Vorrei proprio sapere cosa pensano tutte le migliaia di elettori che hanno votato Ingroia nella speranza di cambiare il Paese e invece hanno eletto un moderno e qualificato gabelliere". Il deputato Salvino Caputo del resto è quello che ha presentato una interrogazione all'assemblea regionale siciliana per sapere se il magistrato possieda i titoli e i requisiti giuridici per presiedere la società siciliana di riscossione. ''Siamo ancora scottati dalle assenze di Zichichi e Battiato - aggiunge Caputo - e non vorremmo ricadere in altro errore nominando un presidente che trascorrerà più tempo fuori dalla Sicilia che a controllare cartelle esattoriali".
Ma l'insediamento nella carica del Pm non è ancora sicuro. ''Ingroia ha accettato di guidare la società Riscossione Sicilia Spa, aspettiamo naturalmente il Csm'', ha precisato lo stesso Crocetta.
Ma l'insediamento nella carica del Pm non è ancora sicuro. ''Ingroia ha accettato di guidare la società Riscossione Sicilia Spa, aspettiamo naturalmente il Csm'', ha precisato lo stesso Crocetta.
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