È la commenda istituita nei giorni scorsi e affidata al cavaliere Santi Barbera. La notizia è stata diffusa nel corso di una riunione che si è svolta al Collegio dei Gesuiti e durante la quale è stata presentata anche la storia militare e medica dell'ordine. Durante l'incontro, inoltre, è stato reso noto che a Mazara il prossimo 21 giugno si terrà un raduno internazionale del Sosj chè è noto come "Festa di San Giovanni" che è il patrono dell'Ordine nato in Palestina nel 1099 per assistere i poveri e i bisognosi e a difesa della fede. Il tema del raduno di quest'anno sarà "I cento anni del marchese Wella Haber", gran priore internazionale dell'Ordine che risiede a Malta e ha 100 anni. Nel corso della festa, che si svolgerà in Cattedrale, si procederà all'investitura ufficiale di nuovi cavalieri italiani.
MA CHI SONO I CAVALIERI DI MALTA
L’Ordine di Malta è uno dei pochi Ordini nati nel Medioevo ancora attivo. E’ anche l’unico rimasto che è nello stesso tempo religioso e sovrano. Tale circostanza si deve al fatto che non tutti gli altri Ordini cavallereschi avevano la funzione ospedaliera che caratterizza l’Ordine di Malta. Una volta scomparsa la motivazione militare che li giustificava, è venuta meno la loro ragion d’essere.
I Cavalieri di Malta
La natura cavalleresca spiega e giustifica il mantenimento del carattere nobiliare dell’Ordine, molti dei cui cavalieri religiosi provenivano in passato dalle famiglie aristocratiche del mondo cristiano. Oggi la maggioranza dei cavalieri di Malta appartiene a ceti non nobili. I membri dell’Ordine possono definirsi gentiluomini cattolici animati da altruistica nobiltà d’animo e di comportamento. Tutti i cavalieri di Malta rispondono alla condizione prevista anticamente per il conferimento di titoli nobiliari: l’essersi distinti per particolari virtù. Il carattere cavalleresco dell’Ordine ha ancora oggi grande valenza morale perché denota lo spirito di servizio, di abnegazione e di disciplina che anima i cavalieri di Malta. Le battaglie non vengono più combattute con la spada, ma con gli strumenti pacifici della lotta contro le malattie, la miseria, l’emarginazione e l’intolleranza, e con la testimonianza e la difesa della fede cattolica.Tutti i 13.500 Cavalieri e Dame dell’Ordine di Malta devono tenere, in base alla Carta Costituzionale, condotta cristianamente esemplare nella vita privata e pubblica, contribuendo a rendere operante la tradizione dell’Ordine. Ad essi incombe, in modo particolare, la cooperazione effettiva nelle opere di assistenza ospedaliera e sociale dell’Ordine. Un impegno ad approfondire la propria spiritualità nell’ambito della Chiesa e a dedicare parte delle proprie energie al servizio del prossimo.
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