di CELESTE CARADONNA
SALEMI. Realizzare un canile nei terreni confiscati alla mafia che insistono in contrada Baronia Inferiore, nel territorio di Salemi, con i fondi attinti da un tesoretto scoperto dalla commissione straordinaria che gestisce il Comune. A renderlo noto il presidente della commissione, prefetto Leopoldo Falco. Nello specifico la somma da utilizzare per realizzare l’ambizioso progetto che permetterà di ridimensionare il fenomeno del randagismo ammonta a 450mila euro, prelevati dal tesoretto il cui importo è di 1.120.000 euro a cui vanno ad aggiungersi altri 270mila euro, fondi risparmiati dalla politica nei 18 mesi di commissariamento del Comune. In un primo momento l’idea era quella di accedere ad un bando regionale, ma in questo caso i tempi sarebbero stati più lunghi. Dunque, vista la disponibilità di risorse economiche, si è deciso di utilizzare fondi propri, considerando che nel giro di pochi anni si riuscirà a recuperare le spese grazie agli introiti provenienti dai Comuni limitrofi e dall’installazione dei pannelli fotovoltaici. Il progetto redatto dall’architetto Paola D’Aguanno dell’ufficio tecnico dell’Ente prevede, infatti, l’installazione dei pannelli fotovoltaici nelle gabbie per cani. Inoltre è previsto il restauro dei fabbricati che già insistono nei terreni di Baronia Inferiore, dove sarà realizzato un alloggio per il custode e gli uffici. La struttura potrà ospitare circa 150 cani. Gli animali potranno provenire anche dai centri limitrofi, a seconda degli accordi che stipulerà il Comune. Al progetto sarebbe interessata anche l’Unione dei Comuni della Valle del Belìce. I terreni sono già gestiti dalla Fondazione San Vito Onlus a cui la commissione straordinaria affiancherà un’associazione animalista, per la parte che riguarda la gestione del canile. La struttura consentirà di creare nuovi posti di lavoro. Il progetto andrà in appalto entro l’estate. Oltre a questa iniziativa, per arginare il fenomeno del randagismo, dallo scorso mese di luglio, il Comune ha attivato l’anagrafe canina nei locali dell’ex Macello, microcippando in sei mesi 159 cani tra randagi e privati.
G d S
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