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sabato 19 gennaio 2013
SALUTE - E' arrivata l'influenza.
A fine mese si raggiungerà in tutt’Italia il picco di contagio dell'influenza stagionale, complice la recente riapertura di scuole e uffici che ha fatto crescere i contatti. Questa settimana rimarranno a letto 250 mila italiani, dall'inizio dell'epidemia sono più di un milione, con una stima prevista a fine stagione fra i 4 e i 6 milioni di influenzati.
I dati raccolti dalla rete di sorveglianza Influnet dell'Istituto Superiore di Sanità riferiscono fino a fine anno circa 140 mila casi nella settimana fra Natale e Capodanno, per un totale di circa 735 mila casi in tutto. Le regioni con un livello d'incidenza superiore a 4 casi per mille assistiti sono Sardegna, Campania e Piemonte. Nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è stata pari a 8,31 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 4,47, nella fascia 15-64 anni a 1,78 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 0,93 casi per mille assistiti.
«Siamo ufficialmente arrivati all'inizio della salita dell'epidemia - ha spiegato Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Milano - e sapevamo che le feste sarebbero state l'incubatore dell'avvio dell'epidemia». Peserà, come hanno fatto osservare nelle ultime settimane i medici di famiglia, anche la forte riduzione di persone che si sono vaccinate all'inizio dell'autunno a causa delle notizie sul blocco di alcuni lotti di vaccini anti-influenzali. In ritardo, complice il bel tempo e le temperature non molto basse, l’influenza in Sicilia dove il picco è previsto non prima della prima decade di febbraio.
Nuccio Sciacca
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