SANTA NINFA. Come preannunciato nei giorni scorsi, a causa della nota crisi economico-finanziaria della Belice Ambiente S.p.A. in Liquidazione, aggravata dagli ultimi atti di pignoramento verso terzi promossi dai creditori, dalla riduzione drastica del “fido” da parte della BNL (tesoreria della Belice Ambiente) e dal blocco della distribuzione di carburante e dei sevizi essenziali da parte dei fornitori, la Società non è più in grado di garantire il servizio per la raccolta dei rifiuti nell’ATO TP2.
Questa mattina sono esaurite le scorte di carburante e i primi mezzi si sono fermati, nelle prossime ore i primi disservizi e i primi disagi nei territori dei Comuni soci.
Nell’assemblea dei soci dello scorso 11 febbraio, si è discusso della critica situazione finanziaria in cui versa la Belice Ambiente e di quali misure adottare affinché si eviti l’emergenza rifiuti. E’ emersa la volontà di alcuni Sindaci di effettuare prima possibile dei versamenti per consentire alla società il regolare servizio di raccolta dei rifiuti ed il pagamento del personale, ma vi sono prima delle problematiche da affrontare e risolvere in merito ai pignoramenti presso le tesorerie comunali che impedirebbero l’invio delle somme alla società. L’Assemblea dopo le verifiche legali e dirigenziali per valutare gli atti da porre in essere al fine di superare il blocco delle tesorerie, tornerà a riunirsi domani, giovedì 14 febbraio.
Il Liquidatore Nicola Lisma, dichiara “Sono seriamente preoccupato, in questo momento le prospettive sono alquanto negative. Se il fermo della raccolta si prolungherà per diversi giorni, difficilmente si potrà rientrare nella normalità. Spero in un urgente intervento delle Istituzioni per evitare l’emergenza igienico-sanitaria nel nostro territorio”.
Mariella Quinci
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