ultime

Cerca articolo

mercoledì 13 febbraio 2013

Castelvetranese 40enne suicida a treviso

di Andrea Zambenedetti e Monica Andolfatto


VENEZIA - Si è lasciata andare nel vuoto dal terzo piano dell'hotel Maggior Consiglio di Treviso, dove era alloggiata. Maria Risalvato, 40 anni, nata a Portogruaro (Venezia) da genitori siciliani avrebbe dovuto prendere l'aereo nel tardo pomeriggio di domenica per raggiungere i congiunti. L'aereo dell'Alitalia non è però potuto partire dall'aeroporto di Venezia per un guasto ad un velivolo che ha occupato la pista. Lei con gli altri passeggeri è stata accompagnata al Maggior Consiglio di Treviso per passare la notte.

Ieri mattina, mentre il fratello che viaggiava con lei era sceso nella hall per chiedere informazioni su quando sarebbe partito il pullman che li doveva accompagnare all'aeroporto, lei ha scelto di farla finita. Né un biglietto né una confidenza prima del volo disperato. Immediatamente dall'hotel è partita la richiesta d'aiuto. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 e gli uomini del 113. In pochi minuti la dinamica è apparsa chiara. Il fratello del resto ha spiegato che la donna dalla scorsa estate attraversava un periodo difficile della sua vita. Mentre i familiari sono rimasti a Castelvetrano in provincia di Trapani, lei si era trasferita a Mestre dove insegnava inglese in una scuola media.

Negli ultimi mesi aveva aumentato il suo impegno aggiungendo all'attività di insegnante precaria una lunga sfilza di concorsi per una cattedra di inglese o tedesco, materie nelle quali si era laureata. Forse è stato proprio il precariato, i continui test e i concorsi ad aver minato la sua tranquillità spingendola a compiere il gesto estremo. Un periodo difficile al quale si è verosimilmente aggiunta anche la rabbia per il volo cancellato nella tarda serata di domenica.


Il Gazzettino

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.