Ponte Verdura, l'Anas progetta ponte su tubi. Ci vorranno almeno 3 mesi. Perchè non collocare in 48 ore un passerella in acciaio? Al termine del lungo vertice di oggi, l'ANAS ha sciolte le riserve e comunicato ai Comuni interessati come intende procedere per ripristinare il ponte sul Verdura. Da quanto si apprende si lavorerà sulla parte di viadotto non crollata. Il progetto sarà spiegato al Prefetto di Agrigento e ai sindaci. Poi si dovrà
attendere il dissequestro dell'area da parte della Procura per dare il via ai lavori.
In una nota l’Anas comunica che si è "concluso l’incontro tra il Genio civile, la Protezione civile, l’assessorato regionale Territorio e ambiente, la sovrintendenza ai Beni culturali, in seno al quale l’Anas ha illustrato la soluzione progettuale che potrà consentire la riapertura al transito, anche se in via provvisoria, del ponte sul fiume Verdura, al km 135,9 della Statale 115 Sud occidentale sicula".
"L’intervento – afferma l’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci – prevede il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, per garantire il deflusso delle acque. L’Anas ha previsto un intervento sull’alveo del fiume. I tempi previsti per l’esecuzione dei lavori per l’opera provvisoria sono stimati in circa 30-40 giorni – scrive l’Anas – e saranno illustrati al Prefetto di Agrigento durante il vertice del prossimo mercoledì 13 febbraio, alla presenza degli enti locali interessati. Nelle prossime ore – prosegue Ciucci – si procederà alla redazione del progetto esecutivo per una rapida approvazione, in sede di conferenza dei servizi e per un pronto avvio dei lavori, non appena la magistratura avrà concluso le verifiche e proceduto al dissequestro dell’area. Infine – conclude – è già stata avviata la progettazione dell’intervento definitivo di ripristino del ponte Verdura".
Ci permettiamo di dire che la soluzione ci sembra alquanto curiosa: sicuramente l'obbiettivo è quello di ridurre i disagi e procedere celermente, ma non sempre il fine giustifica i mezzi. Per esempio la ditta "Imece srl" noleggia e vende ponti Baley, ponti in acciaio (anche di due carreggiate) che si possono montare e smontare in 48 ore, una soluzione tra l'altro già sperimentata con successo nei pressi d Bolzano, dove si sono venuti a trovare nella medesima situazione del "Verdura". L'azienda inoltre ha già lavorato e operato insieme all'ANAS. Al nord dunque si pensa a ponti alternativi in acciaio, veloci e sicuri, al sud invece si progettano ponti su tubi come quello che a Sciacca troviamo in zona "Foggia".
Per portare avanti il progetto proposto oggi dall'Anas serviranno almeno 3 mesi: le arterie secondarie reggeranno l'urto? I mezzi pesanti della Sogeir potranno continuare a raccogliere e smaltire i rifiuti dei Comuni interessati?
Ci auguriamo di non essere dipinti, come al solito, come figli di un dio minore.
Calogero Parlapiano
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