Ieri sera è stata potenziata l’illuminazione dei ruderi dell’ex-chiesa di San Giuseppe, che sorge nella piazza Diodoro Siculo, a poche centinaia di metri dal Sistema delle Piazze. La Chiesa di San Giuseppe, edificata fra il 1616 e il 1646 dalla Compagnia dei falegnami e bottai e aggregata nel 1660 al convento dei Padri carmelitani di Santa Teresa, per un certo periodo ospitò anche una scuola e degli uffici comunali, andò per la maggior parte in rovina dopo il sisma del gennaio 1968, e poi fu demolito dal Sindaco dell’epoca poiché ritenuto pericolante.
Ne rimangono in piedi il cappellone, con gli stucchi realizzati nel 1651 da Antonino Ferraro jr., e la sagrestia che viene utilizzata dalla Confraternita per la preparazione e l’allestimento degli altari con i pani di San Giuseppe e la processione dell’Aurora che si tiene la domenica di Pasqua.
Il Sindaco della città , Avv. Felice Errante, ha così commentato: “Abbiamo deciso di rendere giustizia ad uno scorcio particolarmente suggestivo della nostra città che abbiamo deciso di valorizzare con l’illuminazione della navata centrale che la renderà ancora più affascinante - afferma il Sindaco - il provvedimento si inserisce in quella riqualificazione dell’area che stiamo portando avanti con la realizzazione di un parcheggio da 20 posti, ma altri progetti sono allo studio per rendere quel sito un luogo dove ospitare manifestazioni culturali di pregio".
Il Sindaco informa, altresì, che da questa sera sarà illuminato il monumento all’Olivicoltore, meglio noto come il Sicano, l’opera che venne collocata cinque anni fa dalla precedente amministrazione , nei pressi dello svincolo A-29, per rendere omaggio ai tanti lavoratori che operano nel comparto che è il più importante per l’economia castelvetranese. L’illuminazione, che sarà alimentata da un sistema fotovoltaico, è stata realizzata dall’Impresa Domenico Crescente srl, su progetto dell’ing. Miralba Riggio.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti pubblicati non riflettono le opinioni di questo blog, ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento che se ne assume le relative responsabilita'. Non saranno pubblicati i commenti che contengono elementi calunniosi o lesivi della dignita' personale o professionale delle persone cui fanno riferimento.