Il rispetto delle leggi è un atto dovuto da parte di tutti nelle
normali democrazie, ed è dovuto sia dai cittadini che dovrebbero rispettare le
regole e sia da parte di chi le leggi le emana e dovrebbe vigilare che vengano rispettate.
Il condizionale è d’obbligo nella premessa visto quanto è
accaduto
nel parcheggio dell’ospedale Vittorio Emanuele di Castelvetrano.
Un automobilista indisciplinato o magari solamente poco
attento, o forse preso dall’ansia di qualche familiare che stava male, infatti
ci troviamo nel parcheggio dell’ospedale, lascia la sua auto in sosta in uno
stallo riservato ai portatori di handicap, pertanto è naturale che i vigili
abbiano chiamato il carro attrezzi per la rimozione, quello che non sembra
naturale è come sia avvenuta la rimozione, infatti l’operatore del carro
attrezzi, invece di sollevare l’auto con il braccio della gru, visto che non ne
è dotato pensa bene di porsi ortogonalmente all’auto da rimuovere, agganciarla
con il cavo di acciaio e con il verricello la tira fuori dallo stallo. Ma la macchina fa
resistenza, sobbalza, ha lo sterzo bloccato, il freno a mano tirato, la marcia inserita,
tant’è che l’automobile a seguito dell’azione del verricello prende una
traiettoria differente a quella che sarebbe logica, non va verso il carro
attrezzi, bensì prosegue saltellando verso il lato opposto, ma il verricello si
sa è più forte e volente o nolente doma l’auto, e questa arranca verso il poderoso ”mezzo di
soccorso stradale”
Allora ci si chiede quanto danno provoca una rimozione di
questo tipo, e se il carro attrezzi non è idoneo a questo tipo di rimozione
perché gli si affida il lavoro?
Giusy Palermo
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