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sabato 15 dicembre 2012

Strage a scuola negli Usa Assassinati venti bambini.

Le vittime in totale sono ventisette. La follia omicida di Adam Lanza, un ventenne, si è scatenata in Connecticut.
 
 NEW YORK. Un lago di sangue. L'orrore più profondo. Terrificante. L'incubo di qualsiasi genitore che abbia dei figli piccoli negli Stati Uniti delle armi facili ha oggi preso drammaticamente corpo in Connecticut. Almeno 27 morti, tra cui 20 bambini, tra i 5 e i 10 anni: sono stati falciati da un giovane, Adam Lanza, poco più che ventenne e a quanto pare psicolabile. Armato fino ai denti, Adam ha aperto il fuoco in una scuola elementare di Newtown un paesino circondato da boschi, ad un centinaio di chilometri da New York, dove insegnava sua madre, poi trovata morta.    
Secondo alcune fonti, era lei la 'vittima designata’ e sarebbe stata uccisa in un'aula della scuola, secondo la Cnn il suo corpo è invece stato trovato nell'abitazione del figlio assassino.   «Ci sono state troppe stragi così negli ultimi anni», ha affermato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama poche ore dopo la strage, senza trattenere le lacrime in diretta tv. «Dobbiamo agire per impedire che stragi come queste si ripetano, al di là della politica», ha aggiunto, parlando alla nazione lentamente «come genitore» ancor prima che presidente, mentre da più parti tornava a levarsi il dibattito sulle 'armi facili’ in America.   
L'assassino, trovato poi morto nella scuola, potrebbe aver agito con un complice. Ma gli investigatori che hanno interrogato suo fratello Ryan, 24 anni, inizialmente sospettato di un possibile coinvolgimento, non sembrano più attribuire alcun alcun ruolo nell'eccidio a quest'ultimo, che anzi avrebbe collaborato in un interrogatorio rivelando fra l'altro presunti disturbi mentali di tipo autistico di Adam. In un primo momento lo stesso Ryan Lanza (cognome dal sapore italo-americano) era stato indicato come lo sparatore perché a quanto sembra Adam aveva un suo documento in tasca.
 

 
 
 
 
 
 

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